Sentenza vergognosa perché arrivata dopo vent'anni: questo il giudizio dell'Opps (osservatorio permanente sulla polizia e sulla sicurezza pubblica) sulla sentenza che riguarda il caso Ustica. “La sentenza depositata dal giudice Rosario Priore sul caso Ustica è, in termini di tempo, una delle vergogne più grosse del secolo” affermano, in un comunicato, Fabrizio Montanari e Antonio Marziale, rispettivamente presidente e direttore generale dell'Opps. Nella nota i due esponenti sostengono che “una giustizia lenta come una lumaca, dopo un lungo percorso fatto di depistaggi e coperture, non può avere la pretesa di appagare l'animo degli italiani e la sete di verità dei familiari delle vittime”. “Sapevamo da tempo - aggiungono Montanari e Marziale - per il frutto di coraggiose inchieste gionalistiche certo più incisive di quelle ufficiali, che l'obiettivo da colpire era il generale Gheddafi, nemico numero uno della Nato”, così come si sapeva – dicono ancora - che il mig libico era stato abbattuto la stessa sera del 27 giugno 1980. Infine i rappresentanti dell'Opps esprimono rammarico per “una magistratura, certo ostacolata, ma celere solo nel processare i ladri di polli”. |